Bossi non si dimette, “resto per far vincere la Padania”

Nonostante gli scandali che hanno investito la Lega Nord e soprattutto la sua famiglia, Umberto Bossi, ex segretario del Carroccio non demorde. Com’è noto il Senatùr è accusato dalla Procura di Milano di truffa aggravata ai danni dello Stato, mentre i figli Renzo e Riccardo di appropriazione indebita, in relazione alle loro spese personali pagate, secondo l’accusa, con i fondi del partito, derivanti dai rimborsi elettorali ottenuti con rendiconti falsati.

Secondo uno scritto trovato in una cassaforte dell’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, Bossi avrebbe saputo della paghetta da 5 mila euro al mese, dal 2008 al 2011, per i figli, da aggiungersi alle spese per automobili, multe e cartelle esattoriali, che sarebbero state saldate con i rimborsi elettorali della Lega. Ebbene tutto questo non lo ferma, non ferma colui che nel Carroccio e nella Padania ha sempre creduto.

Umberto Bossi ha infatti dichiarato, dopo le insistenti voci che lo avrebbero voluto vedere messo da parte in politica dopo gli scandali che hanno investito i figli, ha invece dichiarato che non è assolutamente vero che avrebbe intenzione di lasciare. “È la prova provata che piacerebbe al sistema e ai suoi uomini. Io lascerò soltanto quando la Padania trionferà” ha aggiunto il Segretario del Carroccio.


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