Quei mille politici italiani che prendono più di Hollande



Ci sono almeno un migliaio di politici italiani che guadagnano più del presidente François Hollande, e ancora di più che prendono più soldi dei suoi ministri. Mentre la Francia socialista dà una prima risposta alla crisi cercando di contenere i costi della politica, questo tema è scomparso dall’agenda del nostro paese.

LA DIETA DI HOLLANDE - François Hollande è diventato presidente della Francia promettendo cambiamento, ed appena eletto ha scelto di ridurre il proprio salario, così come dei suoi collaboratori. Una promessa fatta in campagna elettorale, e subito eseguita. La prima mossa del nuovo governo Ayrault è stata infatti l’approvazione del taglio del 30% degli stipendi per il presidente, per lo stesso premier Jean-Marc Ayrault e i suoi trentaquattro ministri. La remunerazione mensile lorda degli inquilini del Palazzo dell’Eliseo e dell’Hotel Matignon passerà da 21.300 a 14.910 euro, mentre quella dei loro colleghi da 14.200 a 9.940 Euro. La decisione, adottata durante la prima riunione di gabinetto presieduta da Hollande, era stata più volte ribadita dal neo-presidente durante la campagna elettorale. Il primo atto del quinquennio socialista ha voluto subito contrassegnare un cambiamento, segnando una svolta rispetto alla gestione di Nicolas Sarkozy , che aveva aumentato la propria retribuzione del 170 per cento, portandola a 19mila euro al mese. Il presidente ha inoltre fatto firmare a tutti i nuovi incaricati un documento con i doveri del ministro e i comportamenti che bisogna evitare a tutti i costi: niente conflitti d’interesse, niente doppi mandati, nessun favoritismo operativo nei confrontidei familiari, affidamento del portafoglio azioni e investimenti a un gestore iscritto all’albo, niente inviti per vacanze o soggiorni, consegnare ad un funzionario pubblico ad hoc tutti i regali ricevuti di valore superiore ai 150 euro. E ancora: risparmiare quanto possibile sui trasporti, treno e non aereo per i tragitti inferiori a 3 ore, se si prende l’auto di servizio attenersi rigorosamente al codice della strada. Più che un decalogo sembra una lista degli errori compiuti nelle gestioni precedenti, e che molto hanno irritato l’opinione pubblica. Una decisa presa di distanza dai comportamenti da “Casta”, che evidentemente non sono solo un male della politica italiana. A differenze che in Francia, però, il contrasto di questa deriva si tramuta in lettera morta.

PARAGONE SCONFORTANTE -Roberto Rho ha scritto su Twitter

Con il taglio deciso oggi, un ministro del governo ‪#Hollande‬guadagna molto meno (9mila E) di un consigliere regionale‪#Lombardia‬ (12mila)

Il responsabile della redazione di Milano de la Repubblica ha subito evidenziato un’evidente differenza tra il nostro paese e la Francia di Hollande. Anche il semplice consigliere regionale guadagna molto di più di un ministro, nonostante gli incarichi politici di diverso spessore. In Lombardia, il caso citato da Roberto Rho, un membro dell’assemblea legislativa regionale guadagna piuttosto bene. L’articolo 2 della legge regionale 17/1996 postula come parametro fondamentale l’indennità di funzione dei parlamentari, da distribuire in percentuali decrescenti a seconda della rilevanza della funzione. Il presidente Formigoni prende la stessa indennità di un parlamentare, mentre un consigliere regionale arriva a guadagnarne il 65%:

1. A titolo di funzione, ai consiglieri della regione Lombardia viene corrisposta una indennità mensile lorda, per dodici mensilità annuali, pari ad una percentuale della indennità mensile lorda spettante ai membri del parlamento nazionale alla data del 31 dicembre 2010, ridotta del 10% e nella seguente misura per il primo milione di abitanti della Regione:(1)

a) 100/100 al presidente del consiglio ed al presidente della giunta;

b) 85/100 ai vice presidenti del consiglio ed ai membri della giunta;

c) 75/100 ai segretari del consiglio, ai presidenti delle commissioni consiliari permanenti ed ai presidenti dei gruppi consiliari nonché ai sottosegretari di cui all’articolo 25 dello Statuto;(2)

d) 70/100 ai vice presidenti delle commissioni consiliari permanenti, ai presidenti delle commissioni speciali e al presidente del comitato paritetico di controllo e valutazione di cui all’articolo 45 dello Statuto d’autonomia;(3)

e) 68/100 ai segretari delle commissioni consiliari permanenti, ai vicepresidenti delle commissioni speciali ed al vicepresidente del comitato paritetico di controllo e valutazione di cui all’articolo 45 dello Statuto d’autonomia;(4)

f) 65/100 ai consiglieri.

Le percentuali previste alle lettere a), b), c), d), e) e f) sono incrementate di due punti per ogni ulteriore milione di abitanti della Regione Lombardia risultanti dai dati dell’ISTAT relativi all’anno precedente la corresponsione dell’indennità.(5)

2. L’indennità mensile lorda di cui al comma 1 viene corrisposta ad ogni singolo consigliere per una sola delle funzioni ricoperte e per l’incarico con percentuale più alta.


Nel 2011 i consiglieri regionali lombardi hanno dato una sforbiciata ai loro compensi, ma hanno avuto mano molto più timida rispetto al presidente Hollande. Se in Francia dall’Eliseo è partito l’ordine di una riduzione del 30% dei compensi, in Lombardia ci si è fermati al 10%. La paga di un consigliere regionale è poi difficile da stimare, perché oltre all’indennità, il cuore della retribuzione è composto dalla diaria e dalle spese di trasporto, che negli anni sono servite a far esplodere i compensi per gli ottanta consiglieri che siedono al Pirellone. Mediamente si parla di cifra superiori ai 10 mila euro, dunque tutti gli eletti lombardi, anche senza indennità supplementari derivati dai loro incarichi – capogruppo, presidente di commissione, e così via – si portano a casa uno stipendio superiore a quello dei ministri francesi. Tutto questo per fondamentalmente tre giorni di lavoro, visto che l’assemblea si riunisce, di norma, solo una volta a settimana in seduta plenaria, e si lavora due giorni nelle commissioni. Gli impegni poi possono anche aumentare, ma il ritmo dell’attività consiliare è sempre piuttosto blando.

LOMBARDIA, ITALIA – Il paragone scelto da Roberto Rho sarebbe potuto valere però per quasi tutti gli oltre mille cento(!) consiglieri regionali che ci sono nel nostro paese. Il record, nel 2011, spettava al Piemonte, dove un eletto si portava a casa circa il doppio di quanto intascava un ministro della Repubblica francese, e perfino qualche migliaio di euro in più di François Hollande. L’inquilino dell’Eliseo ha incarichi che comprendono anche la famosa valigetta con la bomba atomica, chissà quali saranno le responsabilità che giustificano simili paghe. Ma i consiglieri regionali piemontesi non sono certo isolati, visto che tantissimi loro colleghi nei vari parlamenti delle altre regioni italiani guadagnano più dei ministri francesi. Sopra la soglia dei 10’000 euro mensili ci sono la Puglia (13’830 euro), l’Abruzzo (13’359), ‘ Emilia-Romagna (11’053 euro), la Calabria (11’316) e la Campania (10’976 euro). Ovviamente anche lo stuolo di presidenti ed assessori regionali guadagnano più dei ministri di Hollande, come si può consultare nella tabella predisposta dal sito della conferenza delle assemblee regionali.

In Italia ci sono dunque quasi due mila politici, considerando parlamentari, presidenti, assessori e consiglieri regionali, che prendono più di un ministro di François Hollande. Ma il Bengodi della Casta non finisce certo qui, visto che circa la metà di questi politici italici guadagna più del presidente della Francia.



HOLLANDE, UN POVERACCIO - François Hollande guadagna ora 14mila e 910 euro, sei mila e quattrocento in meno rispetto a quanto prendeva Nicolas Sarkozy. Ma se l’ex leader dell’Ump guadagnava più di un politico italiano, ora Hollande si è fatto superare da più di un migliaio di loro. Infatti tutti i parlamentari, più alcuni presidenti, assessori e perfino consiglieri regionali prendono al mese più soldi rispetto all’inquilino dell’Eliseo. La presidenza francese, almeno secondo uno standard esclusivamente economico, è meno allettante di una carriera nei palazzi del nostro paese. Il guadagno medio di un parlamentare italiano è assai elevato. Alla Camera si parla di circa 15 mila euro mensili, lorde, mentre al Senato la cifra sfiora i 17 mila. La legge che stabilisce le indennità dei parlamentari è la numero 1261 del 1965, normativa mai cambiata se non per ritoccare, sempre verso l’alto, le retribuzioni degli eletti nelle camere legislative del nostro Paese. Ecco quanto prende un deputato.


È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate. L’indennità è corrisposta per 12 mensilità. L’importo mensile è pari a 5.941,91 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 833,10) e assistenziali (€ 559,54) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 1.069,35) e della ritenuta fiscale (€ 4.030,42). Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965. All’indennità si somma la diaria, che ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell’Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico. È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell’arco della giornata.

Insomma, entrare alla Camera è un affare, come dimostra uno studio del 2008, che rilevava come la gran parte dei deputati ricevesse un aumento del reddito pari al 77% nel momento dello sbarco a Montecitorio. I colleghi del Senato se la passano ancora meglio, grazie ad alcuni voci di rimborso più ricche rispetto ai deputati. La struttura dei compensi è la medesima, divisa in varie voci che permettono di gonfiare fino a 17 mila euro mensili le retribuzioni.


Fonte [Link]


0 commenti to "Quei mille politici italiani che prendono più di Hollande"

Posta un commento

Luciano Bianciardi, 1962

La politica, come tutti sanno, ha cessato da molto tempo di essere scienza del buon governo, ed è diventata invece arte della conquista e della conservazione del potere.
  • - La notizia ha fatto saltare sulla sedia i cittadini belgi. Dopo le polemiche sulla sicurezza dell'aeroporto che hanno fatto seguito all'attentato, con tant...

Post più popolari

Archivio Blog

Web hosting for webmasters